8 gennaio 2014

BUSINESS COLLABORATION E GAMIFICATION: IL PENSIERO DI NICOLA FAVINI – DG LODOTEL

Come anticipato nel post precedente, ecco la prima parte dell'intervista che ho fatto a  Nicola  @ilnikkio poco prima di Natale. Lo ringrazio ancora (pubblicamente) per la disponibilità, l'energia e lo spirito con cui ha immediatamente accettato di parlare, a ruota libera, di questi argomenti.
Partiamo subito!


Business Collaboration, Gamification, Team Building, Social Media, Meeting and Convention. Abbiamo letto assieme le definizioni sintetiche tratte da Wikipidia Post GamEventing "le-basi-di-partenza-un-lessico-comune". . In quali ambiti agisce Logotel? in quali parti del vostro lavoro quotidiano usate tutte o alcune delle attività sopra citate?


Logotel www.logotel.it è una Service Design Company.

Dobbiamo allenarci sempre di più a capire il concetto delle  Service Design Company perché la nostra idea è quella di accompagnare i clienti nei processi di trasformazione  e di cambiamento.

Il cambiamento (al pari dell’innovazione, se non lo fai affondi velocemente) deve essere attivato in maniera multidisciplinare e soprattutto in tutti i luoghi, i momenti ed i touch point che tu hai con la tua organizzazione.

Tutte le attività che hai citato nella domanda, o sono contenuti o contesti o contenitori dei processi di cambiamento di un’impresa.

Userò molto le “C” perché tu sai che le “C” sono le parole del nuovo linguaggio: Contatti, Contenuti, Contesti, Collaborazione…..il “Co” è un prefisso sempre più interessante.

Queste tecniche le pratichiamo, le mixiamo, le spacchettiamo le utilizziamo tutti i giorni per aiutare i nostri cliente a rendere più efficaci ed efficienti i grandi progetti di trasformazione.

C’è una di queste parole in particolare dove riscontri una maggiore concentrazione delle vostre attività?


E’ la Business Collaboration, che è anche il collante delle altre perché la Gamification è una modalità per attivare la Business Collaboration, il Team building è una modalità, il Social Media è uno strumento, una tecnologia, una filosofia i Meeting e Convention sono eventi che oggi non puoi realizzare se non nella logica della Business Collaboration.

Dal momento in cui tu prendi 500/600 persone e le metti in un ambiente (ma anche se fossero 30/60/120!) ma non vai a sfruttare l’opportunità di metterle in collegamento tra di loro e all’interno di un palinsesto di 6 ore non vai a creare momenti in cui la gente fibrilla è crea contenuto e non solo scambia informazioni ma anche motivazioni, hai semplicemente perso un’occasione.

Un nostro cliente ci ha insegnato che, in una logica di un’organizzazione social, bisogna essere in grado di creare momenti, luoghi ed opportunità dove le persone non sono li solo  per ascoltare ed imparare ma per insegnare e raccontare. Se incominci a mettere il concetto della Business Collaboration dentro gli eventi allora, se hai 200 persone, tutte hanno il diritto di raccontare ed insegnare qualcosa agli altri: questa è la formula sulla quale ci concentreremo sempre di più.

Come sai GamEventing nasce proprio dalla idea di poter trovare modalità di potere creare esperienze per le quali nasca qualcosa di fattibile: questo è il motivo del blog. vorrei arrivare ad approfondire dopo qualche altra domanda preliminare. Hanno tutte in comune due elementi fondamentali quali tecnologia e/o motivazione:  come si sono evolute negli ultimi 2 anni questi i temi per Logotel? Cosa è in corso?


Parole importanti.

Tecnologia: ci pensiamo tanto ma ci dobbiamo investire sempre meno soldi e tempo! Non è una bacchetta magica, ci puoi fare tutto e nel momento in cui ti trovi a dover progettare un evento, un processo o un’attività di collaboration, la tecnologia ormai è talmente commodity che non deve ostacolare ma seguire le idee. Ho vissuto il mondo in cui la tecnologia era abilitante. Oggi la tecnologia segue le idee. Non bisogna produrre più progetti, processi o eventi tecnocentrici. La tecnologia è abilitante,  è uno strumento che fa accadere delle cose e oggi puoi fare di tutto a costi iperbassi ed efficienti. Oggi molte aziende hanno già in pancia capability e nuove generazioni di persone, in grado di gestire autonomamente molte cose.

Abbiamo collaborato a realizzare un evento per una primaria banca italiana in cui la logica di tweeting e gamification ha coinvolto 280 persone, divise in 28 tavoli da 10, ed è stata gestita tutta in casa, con tecnologia iperliquida, presente già in azienda.

Contano idee e architetture di eventi, che poi sono processi di tanti momenti. Sulla tecnologia abbiamo sempre meno cose da dire.

Oggi l’80% della gente nel nostro target (n.d.r : B2B, organizzazione, azienda) ha tranquillamente in tasca uno smartphone che ha una capacità paragonabile o una tecnologia più evoluta di quella di un computer. I tablet si stanno propagando.

Oggi hai a disposizione delle piattaforme responsive superliquide con le quali puoi fare di tutto. L’open source ti consente di creare un’interfaccia, in due giorni uomo, che ti permette di  scambiare sms, @mail, tweet, tutto quello che ti occorre per potersi collegare e dialogare con la gente….. che (per fortuna!) ha imparato ad usare la tecnologia: tutti coloro che appartengono al nostro target hanno un profilo Facebook, hanno postato una foto o giocato su Instagram;  non sono tecno-nativi ma tecno-evoluti o tecno-acquisiti.

Quindi sulla tecnologia ho poco da dire. Invece sulla motivazione bisogna soffermarci.

La motivazione è la benzina.

Abbiamo sempre pensato che la motivazione fosse etero-generata. Ti do un riconoscimento, ti gaso, ti faccio un applauso, ti metto al centro di un processo, in sintesi il concetto di Badge all’americana…che è figo, ma io penso che la motivazione non sia solo questo. Ovviamente non sto parlando dell’incentivazione.

Per me la motivazione è mettere le persone nella condizione di fare bene quello che vogliono fare.. Allora la motivazione diventa semplicissima se ci pensi.

La motivazione nella logica di raggiungere un successo individuale: anche un micro-successo.

Poi va bene anche la pacca e l’applauso, ma il successo personale deve essere il vero obiettivo.

Credi più alla motivazione personale o di gruppo?

La motivazione di gruppo può influenzare la motivazione personale e viceversa. Sono pesantemente collegate.
Ho imparato che l’entusiasmo (che è una derivata sulla quale si vuole lavorare) è una proprietà emergente di un gruppo; l’entusiasmo non è detto che sia la proprietà di un singolo. Un singolo entusiasta, messo in una squadra che non riesce a celebrare o raggiungere il successo è difficile che tenga il suo entusiasmo. Lo mette altrove. Magari fuori dal lavoro. Se quindi li metto così in relazione, dico che singolo e squadra sono collegati in un circolo virtuoso, ma la squadra può distruggere la motivazione del singolo; per questo dobbiamo creare delle dinamiche dove non solo emergono i singoli, ma anche le squadre.

State applicando delle logiche o tecniche di Gamification  ai vostri programmi  o per i vostri clienti? vedete  o avete visto vantaggi oppure barriere, da parte dei clienti, ad un approccio gamificato della motivazione commerciale? La presentate ai clienti, non vi viene mai chiesta, eiste una domanda o una consapevolezza?


Prima di tutto non la chiamiamo più così.

La domanda è inespressa. E già questa cosa è interessante.

Dal momento in cui tu aiuti un cliente a capire che già in realtà lui vive in un mondo basato sulla gamification, scopre che non lo sapeva e quando tu gli spieghi che è quella roba la, quella per cui tu prendi i punti fragola alla Esselunga, per cui quando fai un check-in in un posto sblocchi un badge su Foursquare, la roba per cui c’è gente su Linkedin che ti fa un applauso quando cambi mestiere.

La gamification oggi c’è. Oramai è in tutto.

A noi piace però vedere la logica, ciò che c’è dietro e cioè l’engagement. Ci siamo abbastanza  addentrati. Abbiamo sviluppato sia materiale, che metodo, che contenuto sul concetto dell’Engagement By Design, su cosa vuole dire progettare, disegnare l’ingaggio.

L’engagement si basa sempre su una logica di scambio. Se c’è uno scambio di valore le cose funzionano.

Il trigger, l’incentivo, questo scambio può essere anche misterioso, ma l’importante è creare queste dinamiche e logiche di engagement quotidiano.

E’ il momento in cui hai una community di 1.000 promotori finanziari che devi ingaggiare per fargli fare qualcosa dai clienti.
L’engagement è prolungato nel tempo. Ad esempio riesci a portare 300 persone in una settimana a raccontare e testimoniare un’attività e a sbloccare dei badge che gli permettono di abilitarsi sulla formazione. Un nostro cliente ha fatto una cosa fantastica. Ha progettato un modello per cui se tu fai formazione, vinci formazione. La cosa incredibile è quando porti la gente a capire che un momento di riflessione on line, una lettura elettronica, una pillola di contenuto in realtà possono essere a loro volta un premio. Così la gente sblocca dei crediti virtuali che gli permettono di sbloccare altra formazione. Con la differenza che la prima formazione è quella che l’azienda ti da e la seconda è quella che vuoi tu. Anche questo è engagement via gamification.

FINE PRIMA PARTE

@GamEventing
@PTeoducci

2 gennaio 2014

LE BASI DI PARTENZA: UN LESSICO COMUNE

Ci siamo quasi. Ultime riletture alla trascrizione dell'intervista a Nicola Favini e poi pubblichiamo. Ma prima ho pensato che sia utile riportare le definizioni (tutte tratte da wikipedia) di alcuni termini che saranno spesso usati nel blog.

BUSINESS COLLABORATION (Wikipedia)


Collaboration is working with each other to do a task and to achieve shared goals by sharing knowledge, learning and building consensus.  These methods specifically aim to increase the success of teams as they engage in collaborative problem solving.  It is a way of coordinating different ideas from numerous people to generate a wide variety of knowledge.

The recent improvement in technology has provided the world with high speed internet, wireless connection, and web-based collaboration tools like blogs, and wikis, and has as such created a "mass collaboration." People from all over the world are efficiently able to communicate and share ideas through the internet, or even conferences, without any geographical barriers.

The power of social networks it beginning to permeate into business culture where many collaborative uses are being found including file sharing and knowledge transfer, istant messaging, audio-video conference.

Collaboration encompass both asynchronous and synchronous methods of communication.

GAMIFICATION (Wikipedia)


Is the use of game thinking and game mechanics in non-game contexts to engage users in solving problems.

Is used in applications and processes to improve user engagement, return on investment, data quality, timeliness, and learning.

TEAM BUILDING (Wikipedia)


Is a philosophy of job design in which employees are viewed as members of interdependent teams instead of as individual workers.

Refers to a wide range of activities, presented to businesses, schools, sports teams, religious or nonprofit organizations designed for improving team performance.

Team building is said to have benefits of self-development, positive communication, leadership skills and the ability to work closely together as a team to solve problems.

SOCIAL MEDIA (Wikipedia)


Social media refers to interaction among people in which they create, share, and/or exchange information and ideas in virtual communities and networks.

A group of internet based application web 2.0 that allow the creation and exchange of user-generated contents.

Social-media technologies take on many different forms including magazines, Internet forums, weblogs, social blogs, microblogging, wikis, social networks, podcasts, photographs or pictures, video, rating and social bookmarking. Technologies include blogging, picture-sharing, vlogs, wall-posting, music-sharing, crowdsourcing and voice over IP, to name a few. Social network aggregation can integrate many of the platforms in use.



MEETING AND CONVENTION (Wikipedia)


A convention, in the sense of a meeting, is a gathering of individuals who meet at an arranged place and time in order to discuss or engage in some common interest.

The most common conventions are based upon industry, profession, and fandom. Trade conventions typically focus on a particular industry or industry segment, and feature keynote speakers, vendor displays, and other information and activities of interest to the event organizers and attendees.

Professional conventions focus on issues of concern to the profession and advancements in the profession. 

@GameVentig
@PTeoducci